L’appena conclusa perturbazione ha inaugurato un periodo piuttosto dinamico, che vedrà l’alternarsi di diverse situazioni meteorologiche differenti tra loro, ma sinonimo tutte della medesima cosa: l‘autunno per il momento ha finalmente trovato la sua dimensione, ed in quanto stagione transitoria, alterna elementi propri della stagione che lo precede (l’estate) con altri della stagione che lo succede (l’inverno).
Nello specifico, un minimo di pressione in ingresso nel mediterraneo, generato da ciò che rimane dall’ex uragano “Rafael” (uragano che ha attraversato tutto l’oceano Atlantico prima di approdare in Europa! – evidenziato nella mappa sopra), sarà la causa scatenante della prima ondata di freddo sulla mittel-Europa e nel centro Nord Italia, mentre il Sud Italia e la Sicilia inizialmente si troveranno sotto l’influsso di miti correnti Africane. Solo in un secondo momento l’aria fredda giungerà anche in queste zone, portando un repentino calo termico.
Per ciò che concerne la risalita d’aria Africana, c’è da sottolineare che questa non si svolgerà in contesto anticiclonico (ossia di “bel tempo”), ma sarà una risposta prefrontale all’ingresso nel Mar Mediterraneo della saccatura generata dal suddetto minimo. In questo contesto, avrà luogo la formazione di un sistema perturbato che accompagnerà la risalita prefrontale Africana nel suo percorso verso la Sicilia. Per farla breve, aria mite sì, ma tempo movimentato.
La Sicilia quindi si appresta a vivere un week end con temperatura in salita fino a Domenica, ma con tempo incerto per la possibile formazione di temporali nella notte tra Venerdì e Sabato, con obiettivo principale le coste sud occidentali dell’isola. Da Domenica pomeriggio-sera circolazione che cambia, venti da Ovest sostenuti, aria fredda in arrivo e piovaschi generati dal contrasto dell’aria fredda in arrivo, con conseguente crollo termico (si avvertirà più Lunedì).
La prossima settimana si aprirà con il cambiamento in arrivo da Domenica: per la prima volta si avvertirà un pò di freddo, non si esclude la prima neve oltre che sull’Etna, anche sulle cime più alte di Nebrodi e Madonie.
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