Caltanissetta. Gennaio 2008 (come lo era stato il 2007) si sta caratterizzando per la quasi mancanza dei tipici elementi invernali: freddo, pioggia, neve, vento ecc… Tutto è dovuto ad una particolare configurazione barica che ultimamente si sta proponendo in maniera più frequente: il cosiddetto Flusso Zonale. Questo è favorito dal continuo flusso di masse d’aria tra i paralleli, che impedisce lo scambio e il mescolamento dell’aria dal Polo all’Equatore e viceversa.
Analizziamo meglio i fattori che determinano la formazione del
Flusso Zonale:
1) la presenza di un Vortice Polare (VP) molto attivo sul Canada, sulla Groenlandia e continui piccoli cicloni sulla Scandinavia;
2) L’Anticiclone delle Azzorre che vista la presenza del Vortice Polare, è costretto a modificare la sua tradizionale traiettoria: dall’Oceano Atlantico si estende verso la Penisola Iberica, raggiungendo infine il territorio italiano o comunque il bacino centrale del Mediterraneo;
3) formazione di modesti nuclei di aria fredda che scendono verso i Balcani e l’Europa dell’Est.
Una circolazione di questo genere determina condizioni di tempo sostanzialmente stabile, in quanto il VP (Vortice Polare) risucchia l’aria fredda polare, mentre l’aria mite delle medie latitudini continua ad essere rifornita dall’energia del sole e dal caldo respiro Africano. E’ vero che il Flusso Zonale porta fiorenti ed abbondanti precipitazioni dovute alle perturbazioni Atlantiche, ma è anche vero che, data la presenza sulle nostre teste dell’Anticiclone (essendo una colonna d’aria più alta e con elevata pressione “respinge” e fa “deviare” le nuvole), queste perturbazioni sono relegate a latitudini più elevate della nostra. Inoltre le colate di aria fredda sono anch’esse soggette a cambiare direzione, prendendo un percorso più semplice: seguono i minimi depressionari in formazione sui Balcani e sull’Est Europeo. Insomma, in Italia e specialmente in Sicilia, il Flusso Zonale è sinonimo di sole e tepore.
Quella che abbiamo appena spiegato, è la configurazione barica che si sta verificando proprio in questi giorni e fino a quando l’HP (Alta pressione) non si indebolirà e il VP (Vortice Polare) non frenerà la propria corsa, non ci saranno speranze di sostanziali cambiamenti atmosferici. Ricordiamo che il periodo invernale, nel clima Mediterraneo, è quello che statisticamente viene definito il più piovoso e freddo, e una sua eventuale assenza porterebbe causare non pochi problemi nell’affrontare la futura stagione estiva.
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