Come da titolo ci apprestiamo a vivere una poderosa ondata di calore, piuttosto tardiva, che sta prolungando il periodo estivo del post ferragosto.
Ricordiamo che oggi, 1 Settembre, inizia l’autunno meteorologico (mentre per quello astronomico bisogna aspettare il 22 Settembre). A questa data che sancisce la fine dell’estate non corrispondono i fatti, tanto che l’ondata di caldo che ci colpirà dovrebbe risultare tra le più intense dell’intera stagione.
La causa è dovuta ad un affondo freddo e perturbato sulla penisola Iberica: in risposta all’onda ciclonica su quella parte dell’Europa si scatenerà una risalita di aria caldissima Nord Africana proprio sul bacino centrale del Mediterraneo. Si badi bene: il contesto sarà estivo, la temperatura molto alta, ma qualche indice ci fa capire che non si tratta più della semplice ondata di caldo di stampo Agostano. Infatti tecnicamente la lingua di aria calda che salirà fino a lambire il Sud Italia è un prefrontale, cioè un richiamo di aria calda non accompagnato da alt pressione. E’ importante questo appunto, dal momento che i cieli Siciliani faranno i conti con alcune nuvole e velature, specie nelle giornate di Venerdì e Domenica. Non si escludono nemmeno locali piovaschi nelle zone settentrionali e centrali dell’isola.
Già da oggi colonnina di mercurio all’insù, e questo trend proseguirà fino a Sabato, con un incremento dei valori termici anche di 6-7° rispetto ad oggi.
Nella provincia Nissena le giornate critiche saranno quelle del fine settimana, con punte massime comprese tra 35°C (delle zone collinari) e 40°C delle altre zone. Punte localmente superiori nelle località esposte.
I venti saranno meridionali, moderati. Ciò comporterà il cosiddetto fenomeno “favonio” nelle zone Tirreniche, con temperature molto elevate e umidità bassa.
Il vento si ripercuoterà anche sui bacini attorno la Sicilia: quelli meridionali e occidentali saranno mossi, quelli settentrionali ed orientali poco mossi o calmi.
Per un ritorno alla normalità si dovrà aspettare Lunedì, quando non si esclude l’afflusso di correnti fresche da Nord, le quali potrebbero sancire la prima rottura stagionale, con un evidente altalena termica. Durante il mese corrente le zone temperate sono contese tra il predominio Africano da una parte, e i primi sussulti da Nord con il polo che si comincia a raffreddare.