Proprio come da titolo ci troviamo ad affrontare un delicato argomento che nelle ultime settimane è diventato un serio problema. La stagione invernale 2010-2011, tranne che per qualche giorno di freddo a Dicembre, non è mai decollata. E oltre ai dati relativi alla temperatura, che è sempre stata sopra la media da Novembre 2010 ad oggi, la cosa più preoccupante è la totale mancanza di precipitazioni proprio nel momento stagionale in cui si fa la scorta per affrontare al meglio la siccità estiva.
Nell’anno dei record per buona parte dell’Europa e dell’emisfero Nord che non vivevano un inverno così freddo e nevoso da tempo, nel meridione d’Italia e in particolare in Sicilia la situazione è diametralmente opposta. Le varie figure bariche che si sono susseguite non hanno mai favorito le basse latitudini, e quando lo hanno fatto hanno prediletto altri lidi (basti pensare alla neve in Medio Oriente dei giorni scorsi).
Qualche numero può aiutare a capire la gravità della situazione. Il periodo Novembre-Gennaio solitamente a Caltanissetta accumula circa 200-230mm di acqua (media); quest’anno (anche se Gennaio non è ancora finito), siamo ancora a 70mm divisi così: 46mm Novembre, 22mm Dicembre, 2mm Gennaio.
Basta quindi dare solo un occhiata a questi dati e ci si rende conto di quanto sia gravemente compromessa la pluviometria del capoluogo Nisseno.
E nel prossimo futuro la situazione continuerà ad aggravarsi, perchè anche la seconda decade del mese trascorrerà asciutta e con clima primaverile (ricordiamo che Gennaio è il mese più freddo dell’anno).
Il periodo che ci accingiamo a trascorrere è detto di “flusso zonale”. In sintesi, si ha questa figura barica ogni qualvolta correnti Atlantiche si muovono da Ovest verso Est arrivando a interessare l’Europa e il Mediterraneo. Nella maggior parte dei casi con questo tipo di configurazione le perturbazioni scelgono le latitudini più elevate perchè si formano zone di bassa pressione sul Nord Europa e il Nord Atlantico, mentre l’alta pressione delle azzorre e quella Africana fanno da scudo e tengono al riparo il Mediterraneo. Tutta questa dinamica è dettata dalle oscillazioni della corrente a getto (una corrente d’aria che si trova a 12.000 metri -300Hpa- nella tropopausa) che, per farla breve, è uno degli ingredienti principali per la formazione di depressioni. Quando c’è flusso zonale la suddetta corrente rimane alle latitudini più settentrionali.
Sostanzialmente quindi nei prossimi giorni il tempo sarà stabile e soleggiato e miti correnti di origine Nord Africana avranno l’effetto di far aumentare di qualche grado la temperatura.
Carta barica dell’Europa per Venerdì 14 Gennaio 2011
Fino a Domenica 16 Gennaio la temperatura sarà in aumento, anche di 7°C al di sopra della media. Le temperature massime sfioreranno i 20°C in buona parte della provincia, un pò più basse nella zona collinare interna. Forte escursione termica tra giorno e notte, dovuta al cielo sereno, con minime ad una cifra.
Da Lunedì 17 le correnti africane si indeboliranno, e la temperatura molto lentamente scenderà verso le medie del periodo, ma ancora con tempo buono.
Un cambio radicale sembra prospettarsi per la terza decade del mese corrente, perchè i principali modelli fisico-matematici danno confortanti segnali per la formazione di un area di bassa pressione sul Mediterraneo centrale con conseguente maltempo.
Qui bisogna fermarsi: le incognite sono elevatissime, ma la tendenza ad un peggioramento dopo il 20 Gennaio sembra certa. Analizzeremo successivamente questo punto.