Continua la fase perturbata. Sebbene l’inverno corrente non sia stato particolamente freddo (anzi i dati termometrici raccolti dalla nostra rete dimostrano tutto il contrario) non si può dire che il maltempo non sia stato il protagonista di questi primi tre mesi dell’anno.
Dopo i 100mm circa della scorsa possente perturbazione, ancora una volta la nostra regione sarà colpita in pieno da un nuovo sistema depressionario.
Già siamo in fase d’attesa: si ripete per l’ennesima volta la stessa sinottica. Minimo di pressione a Sud della Sicilia che si sposta lentamente da SSW a NNE, e nella sua corsa richiama aria umida, nuvolosità e facilita la formazione di temporali. Anche in questo caso quindi si attiveranno venti orientali, sebbene stavolta non saranno particolarmente forti visto che il minimo non presenta valori di pressione particolarmente bassi. L’inizio delle danze si avrà domani pomeriggio, e il maltempo continuerà durante tutta la notte ed il giorno successivo (Sabato 13 Marzo).
Le zone Joniche Siciliane saranno come sempre quelle a maggior rischio, perchè esposte alle correnti da Est; qui i quantitativi d’acqua potrebbero anche raggiungere i 100mm durante il passaggio perturbato, e le zone ai piedi dell’Etna nonchè alcune del messinese potrebbero anche sfondare di qualche decina di mm il suddetto quantitativo. Si comprende da subito che una situazione del genere è rischiosa, a maggior ragione visto che le pesanti piogge sono a breve distanza temporale tra di loro. Allerta massima dunque.
Per il Nisseno come si è visto, queste configurazioni portano acqua abbondante, fortunatamente quasi mai alluvionale: si stimano come minimo 20-30mm nella fascia settentrionale della nostra provincia, anche 40mm nella fascia meridionale e costiera.
La temperatura sarà in media o poco al di sotto (2-3°C a 850Hpa), quindi la quota neve si assesterà intorno ai 1100-1200m, imbiancando per bene ancora una volta l’Etna, ma anche le Madonie e tutti i maggiori rilievi siciliani.
Come sempre seguiremo con attenzione l’evoluzione meteo.
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