Si è concluso il 2022, annus horribilis per la climatologia Nissena, Siciliana ed Italiana in genere.
Un anno estremamente siccitoso e che ha riscritto la storia, con record che segnano (forse) un nuovo ciclo e che probabilmente cambieranno il nostro modo di intendere il “clima mediterraneo” al quale eravamo abituati.
Il 2022 infatti è stato per tutta l’Europa un susseguirsi di configurazioni anomale che hanno determinato la continua presenza di campi di alta pressione di matrice sub tropicale, con aumento dei geopotenziali (gpt) medi ed assenza di perturbazioni.
Un tale quadro ha portato sovente a feroci ondate di calore su tutto il vecchio continente, con record secolari che sono stati abbattuti nel corso dei vari mesi in più paesi Europei, ivi compresa l’Italia.
La Sicilia, molto vicina al continente africano, è chiaramente stata interessata in prima linea da queste anomalie e le stazioni meteo isolane testimoniano un quadro sconfortante.
Peculiare, per il nostro territorio regionale, è l’assenza (ormai da due anni) di qualsiasi perturbazione di origine afro-mediterranea, configurazione che spesso è la più favorevole per rimpinguare le risorse idriche di tutto il settore meridionale, centrale ed orientale dell’isola.
Infatti, le possenti alte pressioni e un andamento zonale delle correnti da ovest ad est (mediamente più sostenute della norma), hanno reso impossibile l’isolamento di gocce di aria fredda nel mediterraneo – responsabili delle fasi umide nordafricane-, e le uniche occasioni piovose rilevanti per la sicilia si sono concretizzat solo grazie al passaggio di rapide perturbazioni atlantiche che hanno ripetutamente colpito i settori nord occidentali dell’isola, i quali sono gli unici ad aver avuto precipitazioni nella media.
Inoltre, la persistenza di lunghi periodi anticiclonici sul bacino centrale del mediterraneo ha determinato fasi di prolungati sopramedia termici che pongono il 2022 tra gli anni più caldi di sempre per la Sicilia, e (si attendono ancora i dati), il più caldo di sempre per diverse regioni Italiane.
Anche per Caltanissetta e la sua Provincia il 2022 ha lasciato il segno.
Il seguente resoconto è basato sui dati della centralina di Caltanissetta via Piave, posta a 601m s.l.m ed attiva dal 2008 (medie calcolate sul periodo 2008/2021).
TEMPERATURA
Termicamente il 2022 ha chiuso a Caltanissetta con una temperatura media annua di +16.6°C (+0.5°C rispetto alla media) e si piazza pertanto al secondo posto dietro al 2021 che ebbe una media di +16.7°C.
Si segnala che solo 4 mesi (gennaio, marzo, aprile ed agosto) hanno chiuso con temperatura inferiore alla norma, mentre gli altri 8 mesi sono stati più caldi.
Gli estremi termici dell’anno sono stati: -0.2°C il 26/01/2022 e +38.8 il 30/06/2022.
Veramente estremi sono stati i seguenti mesi:
- Marzo media 2022 –> 7.9°C, media 10.3°C (-2.4°C)
- Giugno media 2022 –> 26.3°C, media 22.7°C (+3.6°C)
- Dicembre media 2022 –> 12.2°C, media 9.1°C (+3.1°C).
Durante il 2022 a Caltanissetta sono stati abbattuti alcuni record di caldo e, segnatamente:
- per la prima volta nel mese di Ottobre è stata varcata la soglia dei 30°C, con ben 30.3°C in data 26/10/2022 (*** nuovo record di temperatura massima di Ottobre***);
- per la prima volta nel mese di Novembre è stata varcata la soglia dei 25°C, con ben 25.5°C in data 01/11/2022 (*** nuovo record di temperatura massima di Novembre***);
- il mese di Giugno è stato il più caldo dal 2008 con una media di +26.3°C (*** nuovo record di temperatura media mensile più alta di Giugno***)
- il mese di Luglio è stato il più caldo dal 2008 con una media di +27.4°C (*** nuovo record di temperatura media mensile più alta di Luglio***)
- il mese di Dicembre è stato il più caldo dal 2008 con una media di +12.7°C (*** nuovo record di temperatura media mensile più alta di Dicembre***)
Si segnala al contrario un solo record di freddo per Caltanissetta:
- con una media mensile di soli +7.9°C, il mese di Marzo è stato il più freddo dal 2008 (-2.4°C rispetto alla norma, *** nuovo record di temperatura media mensile più bassa di Marzo ***)
PRECIPITAZIONI
Come per la temperatura, anche per ciò che concerne le precipitazioni le anomalie del 2022 hanno determinato situazioni estreme.
Le lunghe fasi di alta pressione hanno impedito il passaggio di perturbazioni sull’Italia; inoltre, in assenza di perturbazioni di origine afro-mediterranea, tutto il centro Sicilia ha patito fortemente la siccità poichè le poche occasioni piovose hanno favorito le province occidentali o le coste settentrionali dell’isola.
Un dato molto significativo per Caltanissetta è quello del numero di giorni di pioggia annuali (laddove un giorni di pioggia è quello con precipitazioni pari o superiori a 1mm): sono solo 56 i giorni di pioggia annui nel capoluogo nisseno (terzo dietro al 2017 con 50 gg e al 2020 con 55 giorni).
Le piogge peraltro sono state sempre dovute a passaggi veloci di perturbazioni atlantiche, che in mancanza di una forzante orografica (Caltanissetta non ha montagne alle spalle), non scaricano grossi quantitativi d’acqua: il risultato è che il 2022 ha racimolato solo 437,4mm di pioggia, e pertanto è l’anno più secco dal 2008, anno di messa in funzione della centralina di via Piave (*** nuovo record di pioggia minima annua ***).
Lo scarto annuale di pioggia rispetto alla media è considerevole: -211mm (-33%, laddove il valore di riferimento è 648.4mm annui)
Dove si è accumulato il maggiore disavanzo pluviometrico rispetto alla media è la stessa centralina a dircelo:
- Gennaio 18mm (media 78.8mm, -77%)
- Febbraio 6.6mm (media 73.1mm, -91%)
- Marzo 28.9mm (media 78.8mm, -50%)
- Aprile 8.1mm (media 39.2mm, -79%)
- Dicembre 15.8mm (media 58.3mm, -73%)
Prestazione super al contrario per:
- maggio, che solitamente è avaro di pioggia per CL con una media di 18mm mensili, ma che quest’anno ha accumulato 69.7mm (+285%)
- agosto, media 25.4mm, ma quest’anno con 66.5mm (+162%) grazie ad un violento temporale.
Pertanto ci troviamo adesso a dover fronteggiare una situazione di siccità che quantomeno è la più grave degli ultimi 15 anni, e le prospettive al momento sono molto negative in quanto il trend instauratosi nel mese di dicembre proseguirà almeno fino a metà Gennaio.
La speranza è che questo 2023 possa essere meno estremo e riportare la pioggia che è alla base di ogni nostra attività.
A nostro modesto avviso si parla troppo poco del cambiamento epocale in atto.
Nel nostro piccolo cerchiamo in maniera oggettiva di descrivere l’andamento meteorologico locale per evitare che il lettore possa essere fagocitato dal principio filosofico di Noam Chomsky, quello della rana bollita che si abitua ad un cambiamento che non gli viene fatto percepire come anomalo o pericoloso.