Ore notturne al gelo con le temperature minime, che nelle valli interni del nisseno, hanno raggiunto valori prossimi allo zero. L’inversione termica ha fatto quindi la sua onesta parte, naturalmente supportata da una totale assenza di vento, di nubi e soprattutto da una struttura anticiclonica di matrice azzorriana. Proprio quest’ultima figura barica si ritirerà verso Ovest e lascerà il posto ad una discesa di aria fredda. Il nucleo gelido di estrazione polare marittima ha già attraversato la Gran Bretagna e la Francia, ma nelle prossime ore percorrendo la via della Valle del Rodano, si riverserà sul bacino del Mediterraneo. Quì genererà un centro depressionario inizialmente nell’alto Tirreno, ma alimentato dalla temperatura mite del mare, lungo la sua traiettoria, prenderà sempre più tutte le caratteristiche di un vero e proprio ciclone Mediterraneo con valori pressori molto ma molto bassi, di 978 Hpa!
Sarà una configurazione inusuale per l’Italia, più consona alle nazioni dell’estremo nord europeo.
Le aree costiere della Liguria, Toscana, Lazio e soprattutto la Campania dovranno fronteggiare il problema dei forti venti, con raffiche fino a 90/100 km/h, mentre con l’ulteriore rotazione ed abbassamento del vortice ciclonico – che si andrà a posizionare nelle prossime ore notturne tra la Sicilia e la Sardegna – da Ovest-Sud-Ovest faranno il loro ingresso nella nostra regione le prime ed intense precipitazioni di natura temporalesca.Domani, il nisseno ed in generale, tutta la nostra isola, vedrà due fasi di maltempo: la prima quella notturna/prime ore del mattino, poi temporaneo miglioramento, e tardo pomeriggio subiremo la seconda fase pluviometrica, che interesserà in particolar modo, la fascia centro-meridionale.
Nel suo moto rotatorio antiorario, durante le prime ore di Venerdì, il vortice ciclonico ritornerà a portare ulteriori fenomeni temporaleschi di forte intensità, per poi allontanarsi definitivamente verso Levante nel corso della mattinata.
L’intensità delle precipitazioni non sarà da sottovalutare: i bassi geopotenziali previsti dalle mappe a 500 Hpa, daranno un contributo energetico notevole per accentuare l’instabilità prevista: in soldoni ci saranno enormi contrasti tra la superficie al livello del mare e la quota di circa 5000m.
I bassi valori di pressione faranno posizionare lo zero termico molto in basso rispetto alle isoterme ad 850hpa che entreranno in Sicilia. Normalmente la quota di 850hpa si trova a 1400/1500m; questa volta scenderà fino a 1200m. Le isoterme a 850hpa si attesteranno fino a valori di -1, pertanto lo zero termico potrebbe scendere nelle fasi di precipitazioni più intense fino a 900m di quota.La quota neve si stabilizzerà sui 900-950 metri, ma in caso di forti precipitazioni e nella seconda parte della giornata, quando il minimo di pressione sarà traslato verso est, non sarà impossibile vedere fiocchi dai 600/700m con attecchimento 150m più in alto.
In provincia, specie nella seconda parte della giornata,, si attende neve a Mussomeli e probabilmente anche a Marianopoli, Sutera. Più in forse (e senza attecchimento) San Cataldo, Caltanissetta, Santa Caterina e gli altri comuni sopra i 600/650m.