In base agli aggiornamenti dei modelli fisico-matematici, si prospetta un mese di Novembre dai connotati tardo-primaverili, addirittura estivi.
Lungi dal voler stilare una previsione in particolare, proveremo a descrivere questa situazione anomala che potrebbe protrarsi per tutta la prima e la seconda decade del mese, e per la quale ancora non sembra vedersi una via d’uscita netta.
Il presente articolo non deve essere preso per pianificare attività, vista la scarsa attendibilità delle previsioni a lunga gittata.
Appare chiaro a tutti che siamo di fronte ad una fase meteo molto anomala, che diventerà eccezionale. Uno dei mesi più piovosi per eccellenza si sta rivelando il mese più secco e più caldo, in rapporto alla norma mensile, dell’intero Autunno. Un enorme, poderoso anticiclone di matrice subtropicale sta mettendo le sue radici in Europa.
A) La causa è da ricercare innanzitutto in un’area di bassa pressione semi-stazionaria, che prende il nome di Vortice Polare (VP), che si trova alle alte latitudini in Atlantico e determina le sorti meteo di tutto l’emisfero Nord. Un apposito indice (AO index, Artic Oscillation) misura “lo stato di forma” del VP: quando esso è positivo indica che la bassa pressione è molto forte, pertanto rimane chiusa non consentendo gli scambi di calore tra le regioni polari e quelle tropicali (scambi tra meridiani) e, consentendo il raffreddamento della regione artica e polare. Viceversa se l’indice è negativo il VP sarà debole, consententirà scambi di calore e quindi dinamicità meteo nelle zone temperate.
Ebbene al momento l’AO index è a +5, un valore positivo quasi record! Per cui VP compatto. (immagine sotto)
B) Esaurito questo primo step, vediamo che conseguenze ha un VP compatto.
Essendo tutto il freddo, il maltempo, relegato alle regioni artiche, gli anticicloni (HP) e le masse d’aria miti trovano strada libera per espandersi verso Nord; inoltre la rotazione della terra attiva i c.d. alisei, correnti che determinano il movimento delle masse d’aria. Nell’emisfero Nord queste scorrono da Ovest verso Est. Dall’Atlantico, sede naturale dell’Anticilone delle Azzorre, non essendoci nessuno sbarramento dovuto ad un VP compatto, si attiva il flusso zonale, ossia una distenzione delle correnti da ovest verso est (sui paralleli) che blocca qualsiasi scambio di masse d’aria tra Nord e Sud.
C) Altro punto interessante è quello relativo alla temperatura superficiale delle acque dell’Atlantico (SSTA – Sea Surface temperature Anomaly). In questo caso si nota una anomalia negativa in piano Atlantico, e questo sembrerebbe tale da innescare una risposta calda subtropicale molto anomala sul vecchio continente.
Questi gli elementi che faranno il gioco del poderoso Anticiclone. Di fatto per giorni, se non per più di metà mese (il mese autunnale per antonomasia!) avremo uno scenario estivo, con aumento della temperatura su valori in libera atmosfera (850Hpa – 1500-1600m) propri del mese di Giugno-Luglio, e a salvarci sarà solamente il fatto che le ore di luce sono inferiori a quelle di buio, e l’inclinazione dei raggi solari ormai è quasi ai minimi. Conseguenza di tutto ciò sarà nessuna neve in montagna, nemmeno sulle alpi; nessuna pioggia in buona parte dell’Europa; accumulo e ristagno di umidità nei bassi strati, con nebbie e polveri sottili inquinanti; ulteriore carburante (energia) per il mar mediterraneo, che già ha mostrato le sue potenzialità con gli eventi dei giorni scorsi ecc….
Durante la prossima settimana, quando anche la Sicilia sarà pienamente ricompresa nel dominio dell’HP, durante il dì la temperatura potrà facilmente superare i 20°C, anche in collina, con punte anche di 25°C nelle vallate.
A ciò si andrà a contrapporre l’elevata dispersione termica notturna (inversione termica) dovuta ad un cielo perfettamente sereno, per cui le minime saranno fresche. Non si esclude qualche foschia mattutina.
Per la nostra regione, niente altro da segnalare. Niente vento, niente nuvole (almeno per i prossimi 4/5 giorni). Ma questo non è anomalo. L’anomalia sarà, probabilmente, l’eccezionale durata di questa splendida primavera, nel momento in cui si viaggia verso l’inverno.