Un Ottobre estremo, sotto il duplice profilo del caldo e della siccità, potrebbe denotare nell’ultimo suo giorno (il 31) un cambio di registro. Il mese corso è statisticamente il primo vero autunnale, il più piovoso dell’anno e quello in cui si ravvisa un corposo calo delle temperature che da tardo estive divengono prettamente autunnali. Caratteristica di questo periodo sono anche le c.d. “Ottobrate”, ossia brevi fasi di tempo stabile e mite, che si interpongono ad altre fasi umide e perturbate. Purtroppo quest’anno non è andata così, mancando assolutamente le perturbazioni tipiche del periodo, nel momento in cui si fanno le scorte d’acqua per la stagione secca successiva. Ma a questo evento così eccezionale dedicheremo un apposito approfondimento.
Si parlava di un cambiamento di registro: per la verità il cambiamento è già in atto, poichè l’anticiclone Africano che ha regnato incontrastato per tutto il mese, si ritirerà gradualmente a causa dell’attacco di una saccatura di matrice Atlantica. Questa non solo avrà il merito di portare la temperatura su valori più accettabili (benché ancora leggermente superiori alla media), ma causerà un guasto del tempo e probabilmente un ritorno alla pioggia.
Una breve disquisizione tecnica cerca di spiegare la situazione barica a livello Europeo: dopo settimane, l’HP Azzorriano torna a nella sua sede Atlantica, lasciando scoperto il bacino centrale del mediterraneo agli attacchi delle perturbazioni Atlantiche. Queste, tuttavia, rimangono relegate alle alte latitudini (ne è un esempio la tempesta di San Giuda in UK, di cui si occupa la cronaca), poichè il vortice polare (VP, ossia la perturbazione permanente che sta posizionata tra Islanda e Groenlandia), è molto compatto, attivo, ed inibisce gli scambi termici tra polo e tropici. Di conseguenza i jet stream (la corrente a getto) si trovano posizionati a Nord dell’Italia e la mittel Europa, gli unici posti dove l’autunno è davvero iniziato. Ecco spiegato perchè il meridione dell’Europa e quella centro orientale ricevono solo le briciole di tutto il mal tempo.
Tra oggi e domani si instaurerà una circolazione depressionaria tra Baleari, Sardegna e nord Algeria, che troverà l’ostacolo dell’HP Africano nella propria avanzata verso Est; tuttavia l’anticiclone è ormai vecchio e cederà sotto la spinta della saccatura atlantica, concedendo una blanda fase perturbata anche al sud Italia. Questa, potrebbe far da apripista ad una nuova, più intensa, perturbazione verso il 4-5 Novembre, ma ne riparleremo.
Ecco il tempo previsto nei prossimi giorni, e durante il ponte della festività Ognissanti e dei Morti:
Mercoledì: cielo sereno o poco nuvoloso, si registra un aumento deciso dell’umidità anche nelle ore diurne per l’afflusso di correnti più umide, che vanno a scalzare l’aria stagnante anticiclonica che sovrasta la Sicilia da settimane. Temperature in calo di 2-3°C.
Giovedì: nubi in aumento su tutta l’isola, per l’approssimarsi del nucleo perturbato proveniente dalla Sardegna. Possibili piogge deboli specie nei settori meridionali ed occidentali, con locali temporali pelo costa. Temperatura in ulteriore lieve diminuzione.
Venerdì: gli effetti della debole perturbazione saranno ancora evidenti, con possibili brevi rovesci sparsi, specie nella prima parte della giornata. Miglioramento successivamente. Ulteriore calo termico, che porterà la temperatura quasi in media.
Sabato: La circolazione depressionaria si allontanerà verso sud est, pertanto in Sicilia il tempo sarà in miglioramento con ampi spazi soleggiati e foschie mattutine: nulla a che vedere comunque con gli ultimi giorni appena trascorsi, visto che la temperatura sarà pressappoco in media.
Domenica: nulla di rilevante da segnalare rispetto a Sabato.
Ricordiamo che le previsioni, specie per il week-end, sono suscettibili di qualche cambiamento, vista la distanza temporale e il periodo dinamico a cui si va incontro.