La perturbazione di origine atlantica, artefice nelle ultime 48 ore di fenomeni alluvionali in molte località dell’Italia, tenderà a scivolare verso il Nord Africa e nelle prossime ore abbandonerà definitivamente la nostra penisola. Questa fase di maltempo non verrà facilmente dimenticata per gli impressionanti accumuli pluviometrici, che hanno in molti casi rappresentato dei veri e propri record. A Piancavallo (Pordenone), in meno di 36 ore sono caduti 600 mm di pioggia (la quantità di acqua che mediamente cade in un interno anno nel capoluogo nisseno), eccezionali anche i dati che provengono dal messinese con punte di 330 mm a Torregrotta, 275 a Castroreale, 239 mm a Spadafora e 150 mm a Milazzo.
Quest’oggi salirà in cattedra il nisseno, pronto a ricevere qualche contributo temporalesco ben organizzato, che colpirà il settore centrale e meridionale della provincia. Sono scongiurate le cifre pluviometriche del comprensorio peloritano, si attendono comunque pluviometrie intorno ai 10 mm.
Giovedì 4 e Venerdì 5 Novembre, ancora qualche ammasso nuvoloso più attivo nel gelese, butere e niscemese. Altrove, il cielo si presenterà parzialmente nuvoloso. Aria più mite raggiungerà la Sicilia ed apporterà un aumento termico di un paio di gradi. Lungo la fascia meridionale del nisseno, i valori termici massimi potranno superare il tetto dei 20°C. Venti deboli, provenienti dai quadranti orientali.
A parte qualche nube sparsa, per il primo giorno del week-end non sono attese rilevanti variazioni atmosferiche. I riflettori sono invece puntati sul peggioramento del tempo, che probabilmente colpirà la giornata di Domenica; i prossimi aggiornamenti delle carte meteorologiche riusciranno a determinate l’esatta entità della perturbazione. Per ulteriori approfondimenti, vi rimandiamo alle prossime nostre pubblicazioni.