Per la provincia di Caltanissetta, l’estate è stata sempre un duro scoglio da superare. La conformazione geografica stretta e longitudinale dell’intero comprensorio nisseno si estende dalla fascia meridionale alla parte centrale della Sicilia, presentando un ventaglio variegato di microclimi.
Gli effetti più pesanti derivanti dalle ondate di calore vengono subiti dalle popolazioni interne dell’intera Sicilia, notevolmente penalizzate dalla loro lontananza dal mare.
Consideriamo che dal 2000, le misurazioni termiche della città di Caltanissetta (stazione meteo di riferimento: via La Pira) nel periodo compreso tra Maggio e Settembre hanno spesso raggiunto e superato le punte di +40°C, come accadde nel 2003, nel 2006 e 2007 e per ultima istanza, nel 2009. In dieci anni e la statistica in queste occasioni viene in nostro aiuto, nel 40% dei casi le ondate di calore d’estrazione africana hanno sempre lasciato il segno con l’estremo raggiunto proprio il mese scorso.
Luglio 2009 non è passato assolutamente inosservato all’organizzazione statunitense del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration’s, fonte immagini: www.cpc.noaa.gov), che su scala mondiale ha pubblicato la mappa delle anomalie termiche e delle precipitazioni del settimo mese dell’anno.
Dal totale delle precipitazioni espresse in millimetri e relative a Luglio ’09, l’Europa è divisa in tre parti con un settore quello centro-settentrionale abbastanza piovoso e caratterizzato da pluviometrie comprese tra 100 e 200 mm, una fascia meno piovosa costituita dall’Italia Centrale con accumuli pluviometrici di 25-100 mm, ed infine la maglia nera spetta alle regioni meridionali italiane e alla Sicilia, dove le piogge sono state una vera e propria rarità.
Questa mappa, rispecchia fedelmente la situazione che si è verificata nella provincia di Caltanissetta, in particolare prendendo spunto dalle pluviometrie giornaliere registrate nel capoluogo nisseno. Nell’intervallo dei trentuno giorni disponibili il totale dei millimetri raccolti è stato uguale a zero contro gli 8.2 mm previsti dalla media.
Non c’è stato nessun giorno di pioggia (giorno piovoso, quando nelle 24 ore la precipitazione supera il millimetro di accumulo) in tutta la provincia di Caltanissetta, ma analizzando le statistiche trentennali in nostro possesso, questo dato non costituisce alcun evento straordinario.
L’unica a salvarsi è buona parte della provincia di Messina, bagnata da qualche occasionale precipitazione piovosa.
L’immagine alla nostra sinistra, indica invece l’anomalia termica europea sempre riferita al mese di Luglio 2009.
Si evince una situazione particolarmente interessante lungo tutto il settore orientale del Vecchio Continente, laddove il termometro è stato costretto a fare gli straordinari sotto l’effetto di correnti calde e poco umide; ed un Portogallo settentrionale alle prese con scarti negativi e quindi più fresco del dovuto.
Eccezion fatta per il centro e alcune regioni settentrionali, l’Italia è stata in larga parte sotto il dominio africano.
La provincia di Caltanissetta nell’intero mese di Luglio, ha subito ben tre invasioni africane, nella prima, seconda e terza decade.
Secondo le rilevazioni dell’osservatorio meteorologico ubicato in via La Pira a Caltanissetta, la media termica di Luglio 2009 è stata di +27.6°C (minima +21.2°C e massima +34.4°C) contro i +25.6°C della media trentennale. Lo scarto è stato di +1.7°C, in perfetta sintonia con la mappa termica del NOAA.
Sempre nel capoluogo nisseno, i giorni con temperature superiori ai +35°C sono stati 13, con le punte massime di +41.3°C del 24 e 25 Luglio.
Possiamo concludere affermando, che il mese appena concluso è stato davvero molto rovente, con le risalite di aria calda che non hanno lasciato nessuno scampo anche al resto del comprensorio di Caltanissetta. Le località inaspettatamente più infuocate sono state quelle della piana di Gela, dove la locale stazione meteorologica del SIAS ha registrato il 25 Luglio un valore termico di +44.9°C.
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