Spesso sentiamo dire dai nostri nonni che il clima non è più quello di una volta, e quasi rimaniamo attoniti quando ci raccontano che in passato, circa sessanta, settant’anni fa, gli accumuli che si formavano in seguito alle nevicate, duravano anche 15 giorni.
Quello che è accaduto alla fine del gennaio 2005 a Caltanissetta, naturalmente non rievoca i fasti di un tempo, ma è pur sempre qualcosa di straordinario, fuori dal normale, che noi siciliani, ed in particolare noi nisseni, non vedevamo da almeno tre lustri.
Ciò che ci ha sorpresi non è stato il fenomeno nella sua abitudinaria veste bianca, ma la sua veemenza che ha suscitato la meraviglia di molti, anche se nel contempo ha creato non pochi disagi all’intera cittadinanza nissena.
Vediamo dal punto di vista cronologico cosa accadde a Caltanissetta, ripercorrendo le varie tappe di questo evento per noi memorabile!
A Caltanissetta, durante la prima e la seconda decade del gennaio 2005 le temperature rimanevano sempre sopra le medie del periodo , inoltre la scarsità delle precipitazioni non faceva presagire nulla di buono per l’intero anno……..ma la svolta era nell’aria.
La situazione prevista dai modelli fisico-matematici per l’ultima decade del mese faceva ben sperare i nevofili, anche se rimaneva sempre quel margine di errore normale per una previsione a lungo termine.
Le temperature registrate qualche giorno prima dell’evento erano le seguenti:
– 22 gennaio 2005 (min / max): + 6.0°C / +12.8°C
– 23 gennaio 2005: +5.7°C / +10.0°C
– 24 gennaio 2005: +7.0°C / +11.7°C
I valori minimi di questi tre giorni si trovavano di 1,5°C al di sopra delle medie.
Le previsioni dei modelli vennero riconfermate anche nei giorni successivi, la probabilità di vedere la neve a Caltanissetta aumentava. Queste erano le carte delle temperature a 850 hPa e i valori dei geopotenziali a 500 hPa, relative al 25 gennaio.
Dai modelli si evince subito come una fase fredda avrebbe dovuto interessare la Sicilia con un isoterma di -3°C estesa a tutta la regione.
Fin qui niente di eccezionale, ma osservando le carte a 500 Hpa si notò subito come la situazione potesse divenire interessante: un’isoterma
di-40 °C lambiva la Sicilia, un valore davvero notevole che avrebbe portato ad un punto di svolta l’inverno 2005.
Nella notte tra il 25 e il 26 Gennaio 2005 la temperatura a 850 Hpa si portò a circa 0 °C rispetto ai 2°C del giorno precedente.
La pertubazione assunse una strana traiettoria, in quanto il freddo alle basse quote non arrivò direttamente da nord ma aggirò la Sicilia passando prima sull’Algeria, caricandosi di umidità sul Mediterraneo
Caltanissetta, martedì 25 gennaio 2005.
Un giorno come tutti gli altri, una bellissima giornata d’inverno con temperature davvero frizzanti! La temperature massima non riesce a sfondare il tetto dei 6.1°C, mentre la minima si ferma a 3°C.
Una forte grandinata comincia a formare un sottilissimo strato ghiacciato che, a causa della bassa temperatura dell’aria, ferma a 2°C, resiste allo scioglimento.
Con l’ulteriore diminuzione della colonnina di mercurio, questa volta assestatasi a 1.2°C, cominciano le prime precipitazioni nevose che nel giro di un paio di ore trasformano la città in un paesaggio incantevole. Pochi i cm di accumulo, circa 2.
Il pluviometro segnava 9 mm di neve fusa.
Intanto a 500 hPa la temperatura era scesa a circa -30°C!
La notte del 26 gennaio, passa senza nessuna precipitazione di rilievo, tuttavia al risveglio un magico bianco riveste Caltanissetta.
Alle 8 del mattino comincia a nevicare, e alle 10 si scatena l’inimmaginabile! La città si era davvero dimenticata di cosa è capace di fare l’inverno, il vero inverno! Si passò improvvisamente dalla strana quiete a uno scenario completamente diverso….il tempo di riprendersi dallo shock e subito ci si accorgeva di essere immersi in una nuvola bianca, soffice, gelata ed estremamente silenziosa.
La temperatura scende a -0.5 °C!
Una bufera di neve colpisce tutta la città. I fiocchi erano giganteschi!
Dopo circa mezz’ora di continua e intensissima nevicata, sul suolo si erano accumulati in media una decina di centimetri di neve.
Fino alle 11:15 continuò a nevicare e lo strato di neve che si era depositato arrivò a circa 20 cm nelle zone più alte della città, o anche più, come sul monte San Giuliano dove se ne accumularono addirittura 30 cm.
Lo scenario era fantastico….tutto era ricoperto da quel manto bianco che uniformava i colori e le forme della città.
Ai pochi automobilisti sparsi nelle arterie cittadine fu imposto l’obbligo di montare le catene da neve. Impossibile percorrere le vie cittadine, tantissimi gli interventi dei Vigili del Fuoco.
Alle ore 16:00, si registrava la temperatura massima giornaliera: +2.4°C!
Il “ricciolo” della pertubazione era diviso in parecchie sezioni, ognuna delle quali apportatrice di nevicate, ed alcune di queste avevano come destinazione Caltanissetta.
Inoltre le temperature a 850 hPa e a 500hPa continuavano ad abbassarsi….
Il sogno dei nevofili nisseni continuava!
Il giorno successivo, giovedì 27 gennaio, la storia si ripete.
La decisione di far chiudere le scuole, gli uffici pubblici fu presa in quanto tutte le arterie cittadine divennero impercorribili.
Lo strato di neve che si era formato con la bufera del giorno precedente non fece altro che aumentare, peggiorando la situazione, già critica, lungo le arterie cittadine. Al manto nevoso del giorno precedente, in piccola parte sciolto, se ne aggiunsero altri 10 cm.
Si ebbe un’ulteriore diminuzione della temperatura minima che toccò il valore di -1.4°C.
27/01/05. Zona Balate. Panorama di alcune zone di Caltanissetta all’indomani della forte nevicata. In fondo le colline che circondano Caltanissetta (circa 700 m s.l.m.).
Il Sindaco, decise di mettere in moto la macchina operativa per fronteggiare la situazione con quattro spalaneve sparsi nelle arterie più trafficate della città. Sui bordi delle strade si crearono delle vere e proprie montagne di neve che superavano anche il metro e mezzo di altezza.
Durante le ore centrali del giorno, la presenza di un timido sole fece riscaldare l’aria e la temperatura massima schizzò di +4.4. Si trattò solo di qualche minuto poiché la temperatura cominciò nuovamente a scendere sfiorando il grado sopra lo zero.
Effettivamente anche dalle mappe delle temperature a 850 Hpa si evince che il nucleo di aria fredda abbracciava tutta la Sicilia con una temperatura di -6°C.
Il giorno successivo, fu solo di transizione in quanto la pioggia caduta causò un parziale scioglimento del manto nevoso. La temperatura rimase ugualmente sotto la media del periodo: min +0.7°/ max +3.9°.
Gli ultimi due giorni di gennaio non delusero per niente, stesso copione. Ancora una volta, altri 3 cm di accumulo!
Riportiamo di seguito i valori termici degli ultimi giorni del mese:
Min – Max – Precipitazione in mm – Tipo di fenomeno.
30 gennaio: – 0.2° – +5.1° – 15 mm – neve
31 gennaio: + 0.7° – +6.4° – 2 mm – neve
Riassumendo, questi sono i dati meteorologici registrati nei giorni compresi tra il 25 ed il 30 gennaio 2005.
Giorno |
Min |
Max |
Pluviometri |
Fenomeno |
Accumulo di neve (in cm) |
25 |
+ 1,2 |
+ 6,1 |
9,0 |
NEVE |
2,0 |
26 |
– 0,5 |
+ 2,3 |
25,0 |
NEVE |
20,0 ~ 30,0 |
27 |
– 1,4 |
+ 4,4 |
17,0 |
NEVE |
~ 10,0 |
28 |
+ 0,7 |
+ 3,9 |
5,0 |
PIOGGIA |
0 |
29 |
+ 0,3 |
+ 4,3 |
15,0 |
NEVE |
3 |
30 |
– 0,2 |
+ 5,1 |
2,0 |
NEVE |
3 |
Grazie alle rigide temperature dei giorni successivi, gli accumuli nelle zone sopra i 600 metri (quindi su buona parte della città) rimasero per oltre una settimana, mantenendo intatto quel paesaggio incantevole.
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