Il mese di marzo si era aperto con il caldo, tanto che le temperature avevano raggiunto il valore di 25.5°. Col passare dei giorni, i dati termici non subivano apprezzabili variazioni e le giornate erano ormai improntate al bel tempo primaverile.
Le speranze di un colpo di coda dell’inverno si erano ridotte a zero e la chiusura della seconda decade di marzo, registrando una media minima di 8.8 ed una media massima di 18.6°, non faceva altro che rimandare al prossimo anno le speranze di coloro che sono amanti della neve.
Ma, come sappiamo, la speranza è l’ultima a morire ed ancora una volta il proverbio ha un’efficacia davvero eccezionale.
Andiamo per ordine.
Dal 18 marzo, sentii parlare di un arrivo di un impulso freddo proveniente dai Balcani. Nella mia testa pensavo: “Questo è il solito Fantameteo!” e non davo importanza a queste previsioni a media scadenza. L’inizio della terza decade di marzo non faceva altro che confermare la mia tesi, ma non sapevo che il bello doveva ancora arrivare.
Devo aggiungere, che la situazione idrica della città, subì i primi collassi. Non pioveva da settimane. Il vescovo di Caltanissetta, in occasione della Domenica delle Palme, proclamò la “Giornata di preghiera per chiedere la pioggia”.
Il 22 marzo le condizioni termiche non lasciavano minimamente presagire quello che stava per succedere. L’indomani, quando mi alzai dal letto e andai a controllare la temperatura minima registrata durante la notte: 5.9°, mi resi conto che qualcosa stava cambiando. La formazioni di nubi isolate a grande sviluppo verticale mi facevano sognare. Solo un rovescio di pioggia!!!
Il 24 marzo, le prime avvisaglie del tanto atteso peggioramento. Dopo che la temperatura salì fino a raggiungere gli 8°, subì una leggera diminuzione e si fermò a 7.2°. Giusto per veder scendere qualche fiocco di neve.
Alle 11.55 toccai la minima della giornata:4.3°! A Nord notai degli annuvolamenti consistenti che si dirigevano verso Caltanissetta…
Il pomeriggio, come è di mia consuetudine, mi recai allo stadio ad assistere la partita della mia squadra, la Nissa ( si tratta dell’antica denominazione della città).
Spettacolo indimenticabile: si mise a nevicare durante lo svolgimento della partita. Già si era fatta sera, e verso le 18.45, il cielo divenne ancora più nuvoloso. La prima bufera di neve colpì la città. Bastarono dieci minuti affinché la neve riuscisse a dare un effetto surreale all’intero paesaggio nisseno. La temperatura crollò a 1.3°.
Col passare delle ore, la situazione peggiorava, si erano raccolti 10 cm sulle auto mentre pochi centimetri di neve bastavano a cambiare il colore grigio scuro delle strade. Temperature sempre in costante diminuzione , fino a 0.1°.
Si associavano dunque tutti i requisiti per sperare in un risveglio magico: la temperatura era prossima allo zero e il satellite faceva ben sperare per la nottata. Piano piano,senza far rumore, mi misi sul letto e invano cercai di prendere un po’ di sonno.
Sconvolgimento della serata: temporale di neve, ore 23.15. Non capivo bene se si trattava di un vero temporale e decisi perciò di alzarmi per andare a guardare quello che si stava verificando.
Affacciandomi dalla finestra, un fortissimo vento e grossi fiocchi di neve cominciarono a cadere. Non ci credevo. La dama bianca aveva fatto anche la sua comparsa a Caltanissetta. Ma, dovevo andare per forza a dormire, perché la mattina seguente dovevo affrontare degli esami universitari.
In questi casi meglio riposare, ma non ci riuscii ! Impossibile pensare a dormire: tuoni, lampi ,violente raffiche di vento e neve disturbavano il mio sonno.
Indimenticabile data: 25 marzo. I miei occhi videro ciò che non potevo immaginare: tetti delle case coperti da una coltre di neve di 10 cm, strade cittadine e auto completamente innevate. Il traffico era in tilt e la città che non è mai stata pronta a fronteggiare situazioni simili ha dovuto sopportare questo evento inconsueto.
Le colline che circondano la città avevano creato un paesaggio pienamente invernale.
Difficilmente dimenticherò questa immagine oramai impressa sulla mia mente!
Certo, con questa nevicata non si è risolto il grave problema idrico che causa forte preoccupazioni per i mesi estivi. Essa, comunque, è riuscita a portare tanto sorriso ai bambini, i quali ne hanno approfittato per saltare un giorno di scuola e giocare con la neve con estrema felicità.
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