La provincia di Caltanissetta ha una superficie di 2104 Kmq ed è situata nella parte centro-meridionale della Sicilia. Ideale baricentro dell’isola, punto nodale di tutte le vie di comunicazione tra le principali mete siciliane, offre un ricco patrimonio naturalistico e climatico. Gli aspetti geografici dell’intera provincia nissena possono definirsi nelle linee generali di tipo collinare, con rilievi che raramente superano i 600 metri sul livello del mare. In corrispondenza di affioramenti di rocce calcaree e gessose si raggiungono le maggiori quote del territorio, ad esempio, Cozzo Pirtusiddu, a Sud di Villalba: quota di 891 m. s.l.m. , la cima più alta della provincia di Caltanissetta e Monte San Paolino di Sutera: quota di 819 m. s.l.m. Altri rilievi: il Monte San Vito (888 mt s.l.m., situato nel territorio di Mussomeli), la Montagnola (877 m. s.l.m., compreso nei territori di Mussomeli e Marianopoli), il Monte Mimiani (854 m. s.l.m., di San Cataldo) e il Monte Capodarso (795 m. s.l.m.). Le morfologie carsiche, molto diffuse nel territorio provinciale, hanno creato paesaggi unici, come sono ad esempio il Monte Conca, diventato recentemente una Riserva Naturale e il Lago Sfondato, un bacino chiuso di piccole dimensioni, ma piuttosto profondo, alimentato dalle acque piovane e da una sorgente sublacustre perenne. In tale zona il clima risente notevolmente del fattore altimetrico. Ad Est di Caltanissetta, si eleva il Monte San Giuliano(728 m. s.l.m.), caratterizzato dalla presenza di rocce arenarie e calcareniti e importante punto di riferimento del capoluogo. Il microclima della provincia è caratterizzato da inverni freddi, con temperature che possono anche scendere al di sotto dello zero, mentre nel trimestre giugno-agosto, si raggiungono temperature massime anche di 42° che determinano un elevato livello di aridità. Le nevicate non sono considerate una rarità, anzi in tutti i comuni con altitudine superiore i 500 metri sul livello del mare, si verificano modesti accumuli nei periodi invernali. Spostandoci verso Sud, gli aspetti geografici e climatici mutano drasticamente. L’assenza di rilievi e la presenza di una vasta pianura, quale quella di Gela, rendono il paesaggio meno aspro e accessibile a determinate coltivazioni di ortaggi. Importante è segnalare che è l’unica fascia costiera provinciale, la quale ha un’azione di ragguardevole efficacia sul clima della piana che risente soprattutto del fattore marittimità. Infatti la temperatura media annuale è di 17.3° mentre le precipitazioni sono ancora una volta scarse. I valori pluviometrici medi annuali sono di 360 mm. La temperatura media nei periodi invernali è mite(12°) mentre nei periodi estivi sale notevolmente ma è mitigata dalle brezze che provengono dal Mare Mediterraneo. A caratterizzare l’altopiano nisseno è la presenza di fiumi: il Platani ad ovest e l’Imera Meridionale o Salso ad est, lungo 144 Km, che dalle Madonie scende fino al mare di Sicilia, attraversando l’isola da nord a sud. L’impatto con questo paesaggio è fortemente suggestivo: un vastissimo territorio di ampi pianori, alture solitarie, dolci colline, ondulate vallate, miti pendii che si perdono a vista d’occhio, sino al mare. Questi fiumi hanno costituito, fin dalla più remota antichità, la naturale via di penetrazione dal Mare Mediterraneo verso l’entroterra nisseno ed anche importanti vie di comunicazione tra la costa mediterranea meridionale e quella tirrenica settentrionale. Altri fiumi di minore importanza sono: F. Gallo D’Oro, il Salito, il Belici, Barbarico e Vaccarizzo, che nelle aree a maggiore acclività incidono notevolmente, formando piccole vallecole fittamente e minutamente ramificate, alle quali è dato il nome di “calanchi”, paesaggi caratteristici delle plaghe argillose dell’entroterra siciliano. La portata dei fiumi non è notevole specialmente in corrispondenza del periodo estivo per l’assenza delle piogge. |
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