L’inverno 2014/2015 continua a sorprendere!
A pochi giorni di distanza dall’ultima nevicata e dopo l’evento gelido del 31 Dicembre 2014, eccoci nuovamente a parlare di una nuova irruzione fredda.
Infatti siamo alle soglie di una vera e propria entrata a gamba tesa dell’artico nel cuore del mediterraneo, con obiettivo principale i Balcani e la Grecia.
Tuttavia nella sua folle corsa verso sud, la massa d’aria di natura scandinavo-russa riuscirà a centrare, seppur per poche ore, anche il Sud Italia e la Sicilia, con effetti davvero rilevanti.
A livello barico troviamo un anticiclone (H) davvero in gran spolvero sulle isole Britanniche, che fa scivolare sul suo bordo orientale aria freddissima dalla alte latitudini, aria che si dirige verso il mediterrano centro orientale. In tutto ciò avrà un ruolo chiave l’instabilità formatasi attorno ad un preesistente minimo (L) di pressione che ha causato il moderato maltempo di questi ultimi due giorni, e che spostandosi verso est riceverà nuova linfa vitale dall’inifiltrazione di masse d’aria gelida, approfondendosi sui Balcani. Con il suo movimento antiorario pomperà per qualche ora aria sul meridione e sulla Sicilia, causando un vero e proprio crollo della temperatura.
Alla quota di 850Hpa (circa 1440m) la temperatura scenderà dagli attuali -1°C, a valori compresi tra i -7°C delle aree meridionali della nostra regione e i -9°C dello stretto di Messina, entro domani nelle ore centrali.
Inutile dire che tali valori consentiranno alla colonnina di mercurio di scendere fino a 0°C quasi al livello del mare. Ne consegue che qualsiasi precipitazione assumerà carattere nevoso probabilmente già a livello del piano.
Ma eccoci all’altro nodo centrale dell’analisi: le precipitazioni. Stabilita la loro natura, rimane da capirne la distribuzione e l’intensità, e per farlo bisogna obbligatoriamente dare uno sguardo ai venti prevalenti. Lo spostamento del minimo verso Est farà ruotare i venti da Nord puro (tramontana), per cui influente diventerà il ruolo dei monti. Allo stato attuale, la catena dell’appennino siciliano e dell’etna farà da barriera, fungendo da vero e proprio baluardo nevoso per tutte le nubi in entrata dal tirreno e dirette verso sud.
E’ dunque ipotizzabile che le zone Tirreniche, specie orientali, nonchè il Messinese Ionico e l’alto Catanese, saranno le zone dell’isola con più precipitazioni. Altrove il tutto sarà subordinato alla potenza dell’irruzione: se i venti saranno sufficentemente forti (oltre 50km/h), filtrerà qualche nube verso le zone interne, con probabilità decrescente proseguendo verso il canale di sicilia. Pertanto le zone interne del trapanese, palermitano, agrigentino e nisseno settentrionale, ennese e catenese potrebbero ricevere nevicate a partire da quote bassissime. Rischio di fioccate anche a Catania città!
Con il passare delle ore la struttura tenderà a traslare verso la Grecia: solo dalla sera e poi nella giornata di martedì avremo un netto aumento termico e residua instabilità, con tendenza ad ulteriore miglioramento.
Focus sul Nisseno: a partire dalla notte tra Domenica e Lunedì temperatura in picchiata con zero termico che si porterà sui 500/600m. Con tali temperature la neve potrebbe fare la sua comparsa nei comuni posti al di sopra dei 200/300m s.l.m., specie quelli a Nord della Provincia (Mussomeli, Marianopoli, Sutera, Acquaviva, Villalba, Vallelunga, Resuttano, S. Caterina, S. Cataldo, Caltanissetta, Milena, Bompensiere, Montedoro, Serradifalco), con probabilità decrescenti proseguendo verso sud.