Le televisioni, i giornali, le radio, i vari siti internet, parlano ormai da diversi giorni della veemente irruzione gelida proveniente dalla Siberia. Prima è toccato al Nord Italia, con gelo e neve abbondante anche in pianura (spiccano alcune nevicate come i 50cm di Bologna); adesso è il turno del centro, che vive giornate bianche fino a quote bassissime. Addirittura neve sulla capitale, con il rischio serio di accumuli, e Sardegna in attesa di forti nevicate.
E il Sud? Beh, fino alla Basilicata il trend è simile, ma le estreme regioni meridionali e la Sicilia sono sotto l’effetto di correnti di Libeccio. Tradotto, in special modo la maggiore isola dell’Italia è il luogo più caldo dell’Europa e del Nord Africa. Per trovare zone più tiepide, oggi bisogna spingersi sino al medio oriente.
Il tutto è causato da un temporaneo richiamo di aria mite da Sud, frutto della rotazione antioraria di un minimo di pressione che si è formato tra Sicilia e Sardegna. Nelle prossime ore il suddetto guasto barico si sposterà, facendo così girare le correnti e permettendo l’afflusso di aria più fredda, la quale farà il suo ingresso all’estremo sud tra Sabato sera e Domenica.
Le grosse difficoltà previsionali che stanno incontrando i centri di calcolo sono dovute innanzitutto, alla complicata situazione delle figure bariche. L’aria fredda di origine Siberiana, entrata direttamente da Est (e quindi passando solo per la terraferma) sul Nord Italia, si vede costretta a fare un largo giro sul Mediterraneo, prima di arrivare dalle nostre parti. Il risultato è: 1) quello di riscaldarsi a contatto con il mare tiepido; 2) quello di generare contrasti con le acque calde, che rendono più complessa la previsione.
Finalmente si è trovata una certa concordanza tra i vari modelli meteorologici in circolo, pertanto è possibile asserire quello che accadrà durante la prima parte della imminente ondata di freddo.
Passata la giornata di Venerdì, che nel pomeriggio potrebbe essere caratterizzata da consistenti rovesci dovuti al contrasto tra aria calda e fredda, le correnti di libeccio verranno sostituite da altre occidentali. Data la provenienza occidentale, il calo della temperatura sarà più marcato sull’Ovest dell’isola. La temperatura alla quota di 850Hpa (1450 metri) scenderà, passando dagli attuali +7°C a circa -2°C/-3°C di Sabato sera. Le prime nevicate faranno la loro comparsa a partire dai 700-800m.
Domenica, lo spostamento del nucleo di bassa pressione consentirà discrete precipitazioni, che risulteranno nevose sopra i 400m-500m dal trapanese all’ennese, circa 100m più in alto nelle province orientali. Gli accumuli ovviamente partiranno da quote più elevate (ad altezze di 650-800m), essendo lo zero termico ricompreso tra 750 e 900m.
A differenza di altre irruzioni, quella prossima non sarà breve. Infatti, anche per l’inizio della prossima settimana stazionerà il lago gelido. Alla luce degli attuali aggiornamenti addirittura potrebbe, tra Lunedì e Martedì, far ingresso un isoterma di -4°C ad 850Hpa (circa 1350m) sulla Sicilia occidentale, con valori di -3°C e -2°C rispettivamente su Sicilia centrale ed orientale. Inoltre la colonna d’aria risulterebbe piuttosto fredda, tant’è che in quota a 500Hpa (a 5300m) la temperature dovrebbe essere di -33°C. Tale situazione sarebbe il risultato del afflusso di ulteriore aria fredda richiamata dal minimo (che nel frattempo si posizionerà sullo Jonio). Conseguenze? Altre precipitazioni che, salvo cambiamenti, potrebbero leggermente far scendere la quota neve.
*Nota: data la natura dell’aria, tutte le quote neve sopra elencate sono soggette a piccole variazioni, nell’ordine di 50-100m.